Pazienza si, ce ne vuole tanta perché di questi tempi si sta peggio del quaranta Si dice che il fascismo sia finito già da tempo,io penso ai partigiani quelli ”quando fischia il vento”, quando fischia il vento urla forte la bufera e vedo allontanarsi sempre più la primavera in una sera nera senza stelle e luna piena soltanto la paura scura di questa avventura…
La dittatura avanza l’inverno ormai è vicino io cercherò riparo e poi riprenderò il cammino, il sol dell’avvenire sta già per tramontarе aspetterò in silenzio finché l’alba non riapparе, mi scotterà la luce al sol di mezzogiorno e quando sarà estate il freddo non avrà ritorno ma adesso c’è la notte il buio è devastante non vedo più nessuno neanche chi è meno distante e cerco luce voglio luce urlo la mia voce perché dei coglioni si rispecchiano nel duce
Paragone atroce, strappo che non cuce, merda della storia feccia che si riproduce…
E passa il tempo cambiano le stagioni, qui va sempre peggio Mussolini o Berlusconi, Cosa ne sarà del nostro domani se anziché lottare alzeremo le mani, E voi tranquilli a casa che mangiate e bevete, vi ruberanno l’anima e non ve ne accorgerete…sta tornando il buio anche se non lo vedete la storia si ripete, la storia si ripete…
Picciotti ca sintiti, picciotti ca capiti, picciotti ca pinsati cu la testa ragiunati, à gente chiù potente mancia supra i nostre vite fate coma nuatri parrati si vi nni addunati…Picchì tante su le genti ca pi campari la testa abbassanu, cu le proprie manu zitt’ e muti la fossa scavanu e pensu a me patri a me matri a me soru e a tutta la settima generazione pigghiati pi fissa ra scola o travagghiu pigghiati pù culu ra televisione , ca lu messaggio subliminale n’attuppa l’occhi e stordisce l’aricchisci mentre cresce vistosamente la differenza tra poveri e ricchi e se andare avanti ti fa paura senti sta musica come cura lotta sociale come cultura contro la dittatura…
La storia si ripete inesorabilmente ancora distinzioni di classe tra la gente, la storia si ripete lo stato è troppo forte e se lo sfideremo pagheremo con la morte, e canto con la rabbia e canto con il pianto di tutti gli operai che sono morti per l’amianto, per tutti i deceduti sul posto di lavoro senti la Gentestranaposse siamo fuori dal coro, e dai fratelli Cervi a tutti i partigiani, da Davide Cesare a Carlo Giuliani, fasci e polizia binomio disgustante l’antifascismo vero è solo quello militante, fascista quannu parra è sinonimo ì menzogna, fascista per la storia è sinonimo ì vergogna, fascista scassaminchia cerca sulamente rogna, fascista maledetto tu ritorna nella fogna!
La dittatura avanza l’inverno ormai è vicino io cercherò riparo e poi riprenderò il cammino, il sol dell’avvenire sta già per tramontarе aspetterò in silenzio finché l’alba non riapparе, mi scotterà la luce al sol di mezzogiorno e quando sarà estate il freddo non avrà ritorno ma adesso c’è la notte il buio è devastante non vedo più nessuno neanche chi è meno distante e cerco luce voglio luce urlo la mia voce perché dei coglioni si rispecchiano nel duce
Paragone atroce, strappo che non cuce, merda della storia feccia che si riproduce…
E passa il tempo cambiano le stagioni, qui va sempre peggio Mussolini o Berlusconi, Cosa ne sarà del nostro domani se anziché lottare alzeremo le mani, E voi tranquilli a casa che mangiate e bevete, vi ruberanno l’anima e non ve ne accorgerete…sta tornando il buio anche se non lo vedete la storia si ripete, la storia si ripete…
Picciotti ca sintiti, picciotti ca capiti, picciotti ca pinsati cu la testa ragiunati, à gente chiù potente mancia supra i nostre vite fate coma nuatri parrati si vi nni addunati…Picchì tante su le genti ca pi campari la testa abbassanu, cu le proprie manu zitt’ e muti la fossa scavanu e pensu a me patri a me matri a me soru e a tutta la settima generazione pigghiati pi fissa ra scola o travagghiu pigghiati pù culu ra televisione , ca lu messaggio subliminale n’attuppa l’occhi e stordisce l’aricchisci mentre cresce vistosamente la differenza tra poveri e ricchi e se andare avanti ti fa paura senti sta musica come cura lotta sociale come cultura contro la dittatura…
La storia si ripete inesorabilmente ancora distinzioni di classe tra la gente, la storia si ripete lo stato è troppo forte e se lo sfideremo pagheremo con la morte, e canto con la rabbia e canto con il pianto di tutti gli operai che sono morti per l’amianto, per tutti i deceduti sul posto di lavoro senti la Gentestranaposse siamo fuori dal coro, e dai fratelli Cervi a tutti i partigiani, da Davide Cesare a Carlo Giuliani, fasci e polizia binomio disgustante l’antifascismo vero è solo quello militante, fascista quannu parra è sinonimo ì menzogna, fascista per la storia è sinonimo ì vergogna, fascista scassaminchia cerca sulamente rogna, fascista maledetto tu ritorna nella fogna!
( Gente Strana Posse )
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