(Ok Jigen, 2k21, q17, Cholo basement, pompateve sta merda cazzo)
Mi hanno chiesto perché lo fai, dove andrai mai
Provoco esplosioni sotterranee, land mine
Non sei nessuno finché non capisci di aver torto
In questo mondo marcio conti cosa ti hanno tolto
Sento un vuoto infinito e lo specchio non lo riflette
Numero sfortunato rappresento il 17
Semino il mio cuore e ci raccolgo indifferenza
Me so rotto il cazzo adesso strumentale e do la merda
Gioco a questo rap game tasche vuote o tasche piene
Nella zona di quartiere prendi che conviene
Scatta il piombo nel metallo sparo su ste iene
Il dolore ed il rimpianto sulla base metto insieme
Napoli Roma dentro il sangue c’ho il derby del sole
In mezzo a sti fantocci porto in alto forse 3 persone
Vuoi giocare a fare l’old school con Jigen
Vai per terra sei la merda come il concime
Ghiaccio dentro e testa calda, chiamami dottor Manhattan, mi bevo le tue cazzate e te le sputo in faccia
Cielo nero tipo Arkham, monastero chi comanda
Un’altra serpe che mette le mani in acqua santa
So troppi i giorni, pesanti
E non sono uno come tanti
Mi sono scavato la fossa e mo ci butto gli altri
Ho perso l’equilibro e cado
In questo buio pesto è strano
Io non ti ho mai visto ma conosco quello sguardo
Ho sempre pensato, di essere in eccesso
Metti, le cuffiette ammira un suono più complesso
Ho sempre pensato, di essere diverso, Mi sento adesso in salvo solo quando sono perso
Porto sulle spalle il peso di una vita ormai mediocre
Parlo delle mie paure, sulla base sono innocue
Metro b direzione Laurentina, sulla ferrovia, trova chi ti porta via, dalla banchina
La fiducia di chi c’ho davanti un po’ l’ho persa
Sti sciacalli pei contanti te fanno la festa
Volti bassi di ragazzi rassegati, siamo designati per compiere atti da cani ammaestrati
In questo loop infernale mi hanno presentato
Zitto e muto per avere il mio futuro già segnato
Non ho chi mi produce come un coglione montato
Non basta il tuo bel faccino da stronzo raccomandato
Vedo il sacro ed il profano borgata o quartiere
Roma Magistrato laureato che se fa le pere
Bustine e occhi rossi piattaforme dell’Aniene
C’ho du facce e na moneta ma sta volta nte va bene
Mi faccio scudo con le rime in questa città morta
Magari qualche coglione va a fini che se le ascolta
Questo qua è il bel paese solo quando ci conviene
Pizza pasta mandolino poi bavagli e cherosene
Parlo da solo perché non mi avete mai convinto
Caccio l’oro dall’acrilico di questo mondo finto
Quello che c’ho dentro è un rompicapo troppo complicato
Sogno questi trapperini chiusi in uno scantinato
E lo leggo nei tuoi occhi che cerchi risposte, spenti come sempre riflettono il buio della notte
Che alla fine da sto rap di merda ho preso solo botte
Passo e chiudo ma stasera non è come le altre volte
Mi hanno chiesto perché lo fai, dove andrai mai
Provoco esplosioni sotterranee, land mine
Non sei nessuno finché non capisci di aver torto
In questo mondo marcio conti cosa ti hanno tolto
Sento un vuoto infinito e lo specchio non lo riflette
Numero sfortunato rappresento il 17
Semino il mio cuore e ci raccolgo indifferenza
Me so rotto il cazzo adesso strumentale e do la merda
Gioco a questo rap game tasche vuote o tasche piene
Nella zona di quartiere prendi che conviene
Scatta il piombo nel metallo sparo su ste iene
Il dolore ed il rimpianto sulla base metto insieme
Napoli Roma dentro il sangue c’ho il derby del sole
In mezzo a sti fantocci porto in alto forse 3 persone
Vuoi giocare a fare l’old school con Jigen
Vai per terra sei la merda come il concime
Ghiaccio dentro e testa calda, chiamami dottor Manhattan, mi bevo le tue cazzate e te le sputo in faccia
Cielo nero tipo Arkham, monastero chi comanda
Un’altra serpe che mette le mani in acqua santa
So troppi i giorni, pesanti
E non sono uno come tanti
Mi sono scavato la fossa e mo ci butto gli altri
Ho perso l’equilibro e cado
In questo buio pesto è strano
Io non ti ho mai visto ma conosco quello sguardo
Ho sempre pensato, di essere in eccesso
Metti, le cuffiette ammira un suono più complesso
Ho sempre pensato, di essere diverso, Mi sento adesso in salvo solo quando sono perso
Porto sulle spalle il peso di una vita ormai mediocre
Parlo delle mie paure, sulla base sono innocue
Metro b direzione Laurentina, sulla ferrovia, trova chi ti porta via, dalla banchina
La fiducia di chi c’ho davanti un po’ l’ho persa
Sti sciacalli pei contanti te fanno la festa
Volti bassi di ragazzi rassegati, siamo designati per compiere atti da cani ammaestrati
In questo loop infernale mi hanno presentato
Zitto e muto per avere il mio futuro già segnato
Non ho chi mi produce come un coglione montato
Non basta il tuo bel faccino da stronzo raccomandato
Vedo il sacro ed il profano borgata o quartiere
Roma Magistrato laureato che se fa le pere
Bustine e occhi rossi piattaforme dell’Aniene
C’ho du facce e na moneta ma sta volta nte va bene
Mi faccio scudo con le rime in questa città morta
Magari qualche coglione va a fini che se le ascolta
Questo qua è il bel paese solo quando ci conviene
Pizza pasta mandolino poi bavagli e cherosene
Parlo da solo perché non mi avete mai convinto
Caccio l’oro dall’acrilico di questo mondo finto
Quello che c’ho dentro è un rompicapo troppo complicato
Sogno questi trapperini chiusi in uno scantinato
E lo leggo nei tuoi occhi che cerchi risposte, spenti come sempre riflettono il buio della notte
Che alla fine da sto rap di merda ho preso solo botte
Passo e chiudo ma stasera non è come le altre volte
( Jigen (IT) )
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