(Prima Strofa)
Mi annoia tutto vorrei andare a fanculo via da sto posto, a volte invidio chi ha il coraggio di farsi una pera, d’estate vogliamo il freddo l’inverno vogliamo agosto, fuochi d’artificio qualcuno è uscito di galera
Ci etichettiamo buoni perché è facile, viviamo respiriamo con la testa china, odiamo chi è cattivo detestiamo chi oltrepassa l’argine perché siamo invidiosi della loro adrenalina
Voglio una vita in cui respiro appena saltare la cena skippare queste fottute feste in cui devo vestirmi a tema, c’è chi si mena, per un tradimento come se i pugni cancellassero la sborra che ha preso lei sulla schiena
A me che basta pensare alla morte per fare, a meno di svegliarmi lavarmi e selezionare, vestiti da indossare, strofe da registrare forse tutto non ha senso come neve che si posa sul sale
(Ritornello)
Me ne vado via, non ritorno più, mi annoi quando mi chiedi di restare, questa vita non è mia, non so chi sei tu, è già da un po’ che non riesco a respirare
(Seconda Strofa)
Te la prendi con un vecchio in strada perché è troppo lento, va a venti tu vai a cento come se in auto avessi tua moglie che sta partorendo, tutta questa fretta per tornare a casa in tempo per annoiarti avanti a una serie che non stai seguendo
Alti e bassi, magri e grassi, cocainomani che nascondono il vizio come Krusty, tra kebabbari notturni per consumare i pasti, tra labbra e tette di plastica come Chiara Nasti
Stessé facce nello stesso campetto, stesso cabarettista in piazza che parla in dialetto, per qualche vecchio con pezzi di ferro dentro il petto mentre noi fumiamo cose conservate dentro il retto di qualcuno e non sappiamo chi, passiamo serate sul divano e li, ci squagliamo tutta la notte come fatti di brie
Viviamo tra gente che resta muta una vita ma se tra le mani ha un pettegolezzo da raccontare grida
(Ritornello)
Me ne vado via, non ritorno più, mi annoi quando mi chiedi di restare, questa vita non è mia, non so chi sei tu, è già da un po’ che non riesco a respirare
Mi annoia tutto vorrei andare a fanculo via da sto posto, a volte invidio chi ha il coraggio di farsi una pera, d’estate vogliamo il freddo l’inverno vogliamo agosto, fuochi d’artificio qualcuno è uscito di galera
Ci etichettiamo buoni perché è facile, viviamo respiriamo con la testa china, odiamo chi è cattivo detestiamo chi oltrepassa l’argine perché siamo invidiosi della loro adrenalina
Voglio una vita in cui respiro appena saltare la cena skippare queste fottute feste in cui devo vestirmi a tema, c’è chi si mena, per un tradimento come se i pugni cancellassero la sborra che ha preso lei sulla schiena
A me che basta pensare alla morte per fare, a meno di svegliarmi lavarmi e selezionare, vestiti da indossare, strofe da registrare forse tutto non ha senso come neve che si posa sul sale
(Ritornello)
Me ne vado via, non ritorno più, mi annoi quando mi chiedi di restare, questa vita non è mia, non so chi sei tu, è già da un po’ che non riesco a respirare
(Seconda Strofa)
Te la prendi con un vecchio in strada perché è troppo lento, va a venti tu vai a cento come se in auto avessi tua moglie che sta partorendo, tutta questa fretta per tornare a casa in tempo per annoiarti avanti a una serie che non stai seguendo
Alti e bassi, magri e grassi, cocainomani che nascondono il vizio come Krusty, tra kebabbari notturni per consumare i pasti, tra labbra e tette di plastica come Chiara Nasti
Stessé facce nello stesso campetto, stesso cabarettista in piazza che parla in dialetto, per qualche vecchio con pezzi di ferro dentro il petto mentre noi fumiamo cose conservate dentro il retto di qualcuno e non sappiamo chi, passiamo serate sul divano e li, ci squagliamo tutta la notte come fatti di brie
Viviamo tra gente che resta muta una vita ma se tra le mani ha un pettegolezzo da raccontare grida
(Ritornello)
Me ne vado via, non ritorno più, mi annoi quando mi chiedi di restare, questa vita non è mia, non so chi sei tu, è già da un po’ che non riesco a respirare
( Frank Winter )
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