(E ho già la besia per questa giornata del cazzo)
(Che finirà con una serata in cui fingerò di divertirmi)
(A volte basta poco)
(Uno sguardo un abbraccio)
(Sono uno nessuno centomila e no non puoi capirmi)
E ho già la besia per questa giornata del cazzo
Che finirà con una serata in cui fingerò di divertirmi
A volte basta poco
Uno sguardo un abbraccio
Sono uno nessuno centomila e no non puoi capirmi
Sono tipo un satellite che gira nello spazio
Con un distacco di anni luce dal mondo
Talmente tanto talmente in alto
Una stazione spaziale stelle cadenti
Fin dove ci siamo spinti
Universi distinti
Quanto fa incazzare si baciano tutti
Tutti gli altri
Ora non riesco più a calmarmi
Ho mille posti
Tu forse mi sposti
Mi dici dai fermati a casa poi facciamo i conti
Ti tolgo le mutande mentre ti incazzi
Litigi finiti in scopate collisioni e bicchieri rotti
Macchine noi agli autoscontri un corpo due corpi
Le grida le mani che stringono i polsi
La cenere
Paglie mentre guardo Venere
Il fumo da queste finestre le lacrime non ci credevo
Siamo un fuoco e non lo puoi spegnere
E ho già la besia per questa giornata del cazzo
Che finirà con una serata in cui fingerò di divertirmi
A volte basta poco
Uno sguardo un abbraccio
Sono uno nessuno centomila e no non puoi capirmi
La prima cosa è il mio nome
La seconda quegli occhi
La terza un pensiero
La quarta la notte che viene
La quinta è quei corpi straziati
La sesta è la fame
La sette è l'orrore
Noi pistole a salve noi gocce nel mare
L'ottava i fantasmi della mia follia
La nona è la carne aberrante a seccare a vela il mio mare e la scia
Ancora mi chiedo come sia possibile cos'ho sbagliato
Se non curi le tue ferite
Rischi poi di sanguinare su chi non ti ha tagliato
Su chi non ti ha tagliato
E ho già la besia per questa giornata del cazzo
Che finirà con una serata in cui fingerò di divertirmi
A volte basta poco
Uno sguardo un abbraccio
Sono uno nessuno centomila e no non puoi capirmi
E ho già la besia per questa giornata del cazzo che finirà
In cui fingerò di divertirmi
Sono uno nessuno centomila e no
Non sei me quindi non puoi capirmi
(Che finirà con una serata in cui fingerò di divertirmi)
(A volte basta poco)
(Uno sguardo un abbraccio)
(Sono uno nessuno centomila e no non puoi capirmi)
E ho già la besia per questa giornata del cazzo
Che finirà con una serata in cui fingerò di divertirmi
A volte basta poco
Uno sguardo un abbraccio
Sono uno nessuno centomila e no non puoi capirmi
Sono tipo un satellite che gira nello spazio
Con un distacco di anni luce dal mondo
Talmente tanto talmente in alto
Una stazione spaziale stelle cadenti
Fin dove ci siamo spinti
Universi distinti
Quanto fa incazzare si baciano tutti
Tutti gli altri
Ora non riesco più a calmarmi
Ho mille posti
Tu forse mi sposti
Mi dici dai fermati a casa poi facciamo i conti
Ti tolgo le mutande mentre ti incazzi
Litigi finiti in scopate collisioni e bicchieri rotti
Macchine noi agli autoscontri un corpo due corpi
Le grida le mani che stringono i polsi
La cenere
Paglie mentre guardo Venere
Il fumo da queste finestre le lacrime non ci credevo
Siamo un fuoco e non lo puoi spegnere
E ho già la besia per questa giornata del cazzo
Che finirà con una serata in cui fingerò di divertirmi
A volte basta poco
Uno sguardo un abbraccio
Sono uno nessuno centomila e no non puoi capirmi
La prima cosa è il mio nome
La seconda quegli occhi
La terza un pensiero
La quarta la notte che viene
La quinta è quei corpi straziati
La sesta è la fame
La sette è l'orrore
Noi pistole a salve noi gocce nel mare
L'ottava i fantasmi della mia follia
La nona è la carne aberrante a seccare a vela il mio mare e la scia
Ancora mi chiedo come sia possibile cos'ho sbagliato
Se non curi le tue ferite
Rischi poi di sanguinare su chi non ti ha tagliato
Su chi non ti ha tagliato
E ho già la besia per questa giornata del cazzo
Che finirà con una serata in cui fingerò di divertirmi
A volte basta poco
Uno sguardo un abbraccio
Sono uno nessuno centomila e no non puoi capirmi
E ho già la besia per questa giornata del cazzo che finirà
In cui fingerò di divertirmi
Sono uno nessuno centomila e no
Non sei me quindi non puoi capirmi
( OMAR )
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